RUBRICA QUASI DEL MAGGIO
È primavera e la mimosa non è arrivata a vederla. È primavera ma copiosi fiocchi scendono sui monti del Mezzogiorno, sfondo di incerti cambi di stagione e pastiere napoletane. È primavera eppure tutto è cambiato: i colori, la scuola, i profumi, la mascherina, le bollette, l’amore e la guerra. Però, lo stesso, è primavera, e sotto alla terra inzaccherata e impastata di cicche di sigarette resiste quell’insana voglia che sboccia di questi tempi, sinuosa e insolente. Voglia di rivoluzione, di casino, di innamorarsi ancora (...)
Mors tua, vita mea
Tabù. È questo il termine eloquente che Piers Paul Read scelse nel 1974 per il suo libro che narrava una delle vicende più stranianti mai capitate ad anima viva. Era il 13 ottobre 1972 e un Fokker F27 stava sorvolando le Ande, cercando di arrivare in Cile a partire dall’Uruguay.
La torta
Lei sta lì e immobile mi fissa: sembra che aspetti proprio me, che cerchi attenzioni, che si chieda perché nessuno si curi di lei. Richiudo il frigo e mi precipito fuori dalla cucina; percorro il corridoio rapidamente, afferro la maniglia e apro la porta per rifugiarmi nella mia stanza. E
Il timor di Dio della lattasi – parte prima
Qualcuno ha detto che vi sono solo due razze al mondo: chi sfrutta e chi è sfruttato. Si potrebbe dire, chi mangia e chi è mangiato. Cibo è misura tangibile dell’azione trasformatrice dell’umano sul mondo e del mondo sull’umano. È, dunque, la qualità della relazione specifica che intercorre tra l’umano
Europa: dalla terra promessa alla guerra promessa
E così l’Europa Occidentale si è riscoperta fragile. L’Europa, quel piccolo continente dove non è mai esistito un singolo decennio senza guerre, all’improvviso scopre che la frase precedente è valida anche ai nostri giorni. Eppure, ce l’avevano promesso: mai più guerre. Mai più scorgere dallo spioncino di casa il fumo
L’America
Ma quel mattino aveva il viso dei vent’anni senza rughe E rabbia ed avventura e ancora vaghe idee di socialismo Parole dure al padre e dietro tradizione di fame e fughe E per il suo lavoro, quello che schianta e uccide: il fatalismo Ma quel mattino aveva quel sentimento nuovo
Cupa invidia del nulla
Capodanno 2023, Molfetta. Un gruppo di persone appellate in seguito nelle maniere più fantasiose da quotidiani, tv locali, haters e fashion blogger, «prende di mira inspiegabilmente alcune auto parcheggiate», ne sceglie una, con uno sforzo organizzativo e cinetico la ribalta e la fa esplodere con sapiente ausilio di petardi. Nei