INTRAVERSO
a cura di Mariella De Santis
Una rubrica che ci conduca attraverso la poesia vicini, quasi pericolosamente, ai temi periodici della rivista. Biografie degli autori al minimo per lasciare che il testo poetico esprima l’energia di cui è portatore. La poesia è un campo energetico ed esso muta a seconda di chi, cosa lo avvicina. Cosa ci si aspetta dalla poesia, la verità? No, affatto. Ci si aspetta quella turbolenta eccedenza di verità che determina come muoviamo la nostra relazione col mondo e con noi stessi, ampliando confini, toccando limiti, rigenerando significati (e significanti). Attraverso l’eccedenza di verità della poesia si restituisce al mondo quanto già gli appartiene, trasformato dal viaggio necessario. Poche cose, oltre la poesia, hanno grande valore senza corrispondenza di prezzo.
Buona lettura.
Una rubrica che ci conduca attraverso la poesia vicini, quasi pericolosamente, ai temi periodici della rivista. Biografie degli autori al minimo per lasciare che il testo poetico esprima l’energia di cui è portatore. La poesia è un campo energetico ed esso muta a seconda di chi, cosa lo avvicina. Cosa ci si aspetta dalla poesia, la verità? No, affatto. Ci si aspetta quella turbolenta eccedenza di verità che determina come muoviamo la nostra relazione col mondo e con noi stessi, ampliando confini, toccando limiti, rigenerando significati (e significanti). Attraverso l’eccedenza di verità della poesia si restituisce al mondo quanto già gli appartiene, trasformato dal viaggio necessario. Poche cose, oltre la poesia, hanno grande valore senza corrispondenza di prezzo.
Buona lettura.
“2/4 Poesie”
Michele Micunco
Per una più facile lettura del dialetto, si tenga presente: ә = “e” muta alla francese: una vocale che è un via di mezzo tra
Vivere dentro un corpo osceno
Cinzia Marulli
Nella mentenon c’è più ragionetutto diventa nebbiaanche il dolore la mia bocca si trasformaè strumento di penapiù ingoio più espio iobrutta, cattiva e inutilepunisco la
“La Chimera” (omaggio a Dino Campana)
Paola Mongelli
Non so se tra roccie il tuo pallido
Viso m’apparve, o sorriso
Di lontananze ignote
Fosti, la china eburnea
Fronte fulgente o giovine
Suora de la Gioconda:
O delle primavere
Spente, per i tuoi mitici pallori
O Regina o Regina adolescente: